Non sarebbe stata nemmeno una sentenza assurda, quella del Tribunale di Sciacca, se si fosse limitata a seguire il buonsenso e non avesse parlato di "affidamento" degli animali domestici e a quanto pare anche di "sviluppo dell'identità" degli stessi. Non si capisce perché lo sviluppo psicofisico del gatto abbia consigliato di lasciarlo interamente a uno dei due coniugi, mentre il cane sia stato "affidato" in condivisione. Probabilmente si è trattato di un discorso di spese, ma c'è da temere che si sia ragionato nei termini di un'identità felina più legata alla casa, mentre quella del cane dovrebbe essere più legata alle persone. Del resto è noto che i cani sono fedeli e i gatti un po' traditori. E che solo gli umani possono andare fuori di testa.
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