L'amore non si arrende
Introduzione alla conciliazione familiare - Ed. Ares, 2017
Dalla Presentazione
Questo libro nasce dall'esperienza accumulata dall'autore, avvocato civilista in Bologna, negli anni successivi alla pubblicazione dei saggi La Fabbrica dei Divorzi (2008) e Finché la Legge non vi Separi (2012), entrambi per le Edizioni San Paolo.
Stavolta, tuttavia, l’avvocato Massimiliano Fiorin ha scritto non tanto di divorzio, quanto di ciò che si può ancora fare per salvare il matrimonio. Infatti, l’aumento esponenziale tra le giovani coppie delle convivenze informali e precarie, assieme al relativo favore di tanti per fenomeni come quello delle “unioni civili” tra omosessuali, dimostra che siamo di fronte a un nuovo problema: non più la facilità con la quale si può arrivare al divorzio, bensì la completa perdita del senso del matrimonio, specialmente da parte delle giovani generazioni.
Il numero delle separazioni e dei divorzi in Italia è sempre sostenuto, ma ormai si sta stabilizzando. Negli ultimi anni, invece, è letteralmente crollato il tasso di nuzialità – cioè dei nuovi matrimoni –, mentre l’indice di natalità continua a essere tra i più bassi del mondo. Secondo i demografi, nel nostro Paese il divario tra le morti e le nascite avrebbe già superato il punto di non ritorno, e pertanto entro i prossimi cinquant'anni saremmo destinati a estinguerci come nazione.
Vale a dire che, se non avverrà qualcosa di inatteso ad invertire il trend, la nostra cultura, la lingua italiana, i costumi che ci caratterizzano come popolo, tra pochi decenni potranno contare su un numero troppo esiguo di famiglie, per poter continuare a essere custoditi e perpetuati ai figli. La nostra penisola sembra essere destinata, quando i bambini che nascono oggi saranno persone di mezza età, a essere popolata per lo più da anziani, da stranieri di prima o seconda generazione, e da un numero assai ridotto di giovani non sposati.
La ragione di questo fenomeno epocale è, sostanzialmente, una sola: il matrimonio non è più percepito e praticato, né tanto meno tutelato dalla legge, come un’istituzione fondamentale della società. Esso non è più vissuto dalle persone come un’alleanza tra uomo e donna per uno scopo comune, stipulata non solo nell'interesse degli sposi e dei loro figli, bensì di tutta la società. Al contrario, il matrimonio oggi sembra essersi trasformato in una cerimonia facoltativa, alla quale si accede soltanto in vista della tutela dei propri interessi individuali, sia affettivi che economici. Tanto che è ormai sottinteso che le unioni nuziali non debbano durare tutta la vita, e che ciascuno degli sposi, nell'inevitabile momento in cui non si sentirà più appagato emotivamente, avrà diritto di recuperare la propria libertà personale nel più breve tempo possibile. Senza alcun riguardo per le ragioni dei figli, le quali, rispetto alla volontà di separarsi dei genitori, passano regolarmente in secondo piano.
Al fine di non arrendersi a questa tragedia sociale e culturale, l’autore di questo libro ha sviluppato con i suoi studi la Conciliazione Familiare, un metodo che si propone di affrontare le crisi di coppia con un approccio professionale diverso da quello consueto, tale da lasciare aperta una possibilità alle ragioni della famiglia. È di questo che si parlerà principalmente nelle pagine che seguono.
Il presente saggio, tuttavia, non è pensato solo per gli avvocati, i mediatori familiari, gli psicologi, o comunque per gli addetti ai lavori. Infatti, come dimostra l’esperienza dei “Corsi di Base” che sono stati avviati, vi sono anche molte persone non specialiste che hanno deciso di qualificarsi come Conciliatori Familiari, per poter prestare aiuto alle famiglie ferite, imparando come esercitare una nuova professionalità di aiuto.
A parte questi ultimi, tutti coloro che – per ragioni personali o familiari, così come per semplice curiosità –, vogliono saperne di più sulla crisi del matrimonio che stiamo attraversando, potranno trarre giovamento dalla lettura di questo testo. In esso infatti vengono delineate le ragioni di quanto sta accadendo, e si cerca di andare a fondo nella definizione della vera natura del matrimonio, fornendo utili indicazioni per chi sta ancora progettando di sposarsi e per tutti coloro che, a vario titolo, nella vita sono ritrovati alle prese con le crisi familiari.
Il titolo del libro, che invita a riscoprire le fortissime ragioni dell'amore nuziale, è stato pensato in contrapposizione a quella “cultura della separazione” che molti operatori del sistema divorzista vorrebbero esplicitamente costruire, affinché i procedimenti giudiziari diventino meno conflittuali e quindi meno impegnativi per chi li deve gestire. Questi addetti ai lavori, secondo le statistiche, non stanno riuscendo nel loro intento, dal momento che la dissoluzione della famiglia naturale sta invece continuando a mietere vittime, nonché a generare gravi malesseri individuali e collettivi, e pure danni economici ingentissimi, che pur tuttavia finiscono tuttora per rimanere seminascosti dal pubblico dibattito.
La ragione di tutto questo, ancora una volta, è semplice: nonostante tutto, pur con tutti gli sforzi che si stanno facendo per superarlo o per trasfigurarlo, il matrimonio eterosessuale continua a essere l’unico fondamento possibile di una civiltà degna di questo nome. Così è stato fin dalla notte dei tempi, e così non potrà che continuare ad essere. Una cultura la si può costruire soltanto attorno ai fattori che stanno alla base di una civiltà, e non certo al loro contrario.
È dunque già arrivato il momento di cominciare a ricostruire, se non altro perché quello che sta accadendo in questi anni, almeno per alcuni aspetti, era già avvenuto nella storia, in occasione di altre epoche di grande decadenza demografica. Questo libro – così come tutto il metodo della Conciliazione Familiare –, si propongono di essere un contributo a questa ricostruzione. Per non arrendersi alla decadenza e al male.