Divorzio, quello che troppi non dicono
Un'esperienza che cambia la vita
Dopo l'introduzione in Italia del cosiddetto "divorzio breve", che consente di arrivare allo scioglimento del vincolo nuziale entro pochi mesi dalla separazione, in Italia si è prevedibilmente impennato il numero dei divorzi.
Tuttavia, l'esperienza suggerisce che questo fenomeno sia indice non tanto di una diffusa "fretta" di divorziare, quanto del fatto che molto spesso le parti arrivano alla fine del loro matrimonio senza essere state opportunamente preparate, rispetto alla prosecuzione dei loro compiti genitoriali ma anche alle conseguenze economiche e patrimoniali che comunque si determineranno con la fine del precedente progetto di vita. La possibilità recentemente introdotta di ottenere, in assenza di figli non autosufficienti, il "divorzio senza avvocato" direttamente presso gli uffici dello Stato Civile ha ulteriormente esaltato questa eventualità.
Il risultato è che da una parte aumentano i divorzi che sembrano piuttosto il grado di appello del giudizio di separazione, con le stesse dolorose e spesso inutili conflittualità, e dall'altra si arriva a tornare single senza avere ben chiaro che cosa questo comporti rispetto a importanti situazioni giuridiche (ad esempio, la futura pensione di reversibilità), sulle quali non si è ricevuta adeguata consulenza. Il ruolo dello studio legale è esattamente quello di evitare al cliente, che spesso si sente travolto dagli eventi, di lasciarsi danneggiare da scelte affrettate, forzate o irresponsabili.